Milano Digital Week - Dal test di Turing al test di Lovelace: i creativi artificiali e noi

Durante la prima parte dell'incontro, Federico Cabitza mostrerà al pubblico dei loghi aziendali, alcuni prodotti da dei grafici umani, altri prodotti da "intelligenze artificiali" specializzate. Al pubblico, che non conoscerà la natura dell'autore, sarà chiesto, attraverso un veloce questionario, di riconoscere quali siano i loghi prodotti dalla macchina e quali da umani e di esprimere una valutazione di carattere estico: quali loghi siano i più "belli"; i partecipanti saranno cioè coinvolti in quello che si chiama un test di Lovelace (una specie di versione estetica del test di Turing)  in onore della matematico inglese Augusta Ada King, contessa di Lovelace (1815 -  1852), tra i primi intellettuali a considerare l'irriducibilità di tratti squisitamente umani, quali la creatività, a procedure computazionali.

Nella seconda parte dell'incontro Andrea Rossetti illustrerà i problemi etico-giuridici connessi a macchine in grado di produrre oggetti tipicamente tutelati da norme sulla proprietà intellettuale.

Nella terza parte si mostreranno al pubblico i risultati del questionario proposto nella prima parte e si discuteranno i risultati coinvolgendo attivamente il pubblico per domande e commenti.