Grandi attrezzature di ricerca
Veicolo per sperimentazione di guida autonoma stradale
Si tratta di un motoveicolo di tipo quadriciclo leggero, attrezzato per attività sperimentale nel campo della guida autonoma stradale. L'attrezzaggio ha richiesto l'introduzione di sistemi di attuazione sullo sterzo e sulla accelerazione, l'introduzione di diversi apparati sensoriali (telecamere, LiDARs, sensori inerziali, ricevitori GNSS, etc.) e sistemi di calcolo, oltre allo sviluppo, oggetto della nostra ricerca, degli algoritmi di elaborazione dei dati sensoriali. Trattandosi di un veicolo elettrico l'azione frenante viene svolta mediante l'intervento del motore, mentre il sistema frenante originale del veicolo è stato lasciato a disposizione del supervisore umano per eventuali interventi di emergenza.
Il veicolo trasporta al massimo due persone, uno al posto di guida ed uno accanto. Come previsto dal codice della strada al posto di guida potrà sedere solo una persona direttamente delegata dal Rettore, che è il titolare della targa prova.
Ad oggi è possibile far muovere il veicolo in diverse modalità:
+ guida manuale
+ guida autonoma, che può ad oggi essere svolta in 2 modi:
- guida autonoma supervisionata: in questa modalità il veicolo si muove sulla base dei propri sistemi sensoriali, di calcolo e di attuazione, sfruttando il ridondante insieme di sensori di bordo anche per rilevare eventuali ostacoli inattesi lungo il percorso e prevenire pertanto ogni collisione; per ridondanza rispetto all'evitare collisioni, una supervisore umano siede al posto del guidatore e monitora attentamente il comportamento del veicolo, intervenendo prontamente qualora questo apparisse compiere manovre che il supervisore reputa pericolose ed il sistema di rilevamento ostacoli del veicolo non intervenga prima. Per il nostro veicolo l'intervento possibile in frazioni di secondo da parte del supervisore umano riguarda sia la disattivazione di emergenza del sistema di guida automatica, con intervento del freno motore, sia l'uso del pedale del freno originale del veicolo;
- guida autonoma apparentemente non supervisionata: in questa modalità, che ha un interesse solo per le sperimentazioni di interazione veicolo - altri utenti della strada, si simula la situazione di completa autonomia (nessuno presente al posto del guidatore), ma, oltre ovviamente al contare sul sistema sensoriale di rilevamento ostacoli del veicolo, si effettua una supervisione nascosta mostrando, alla persona seduta dal lato del passeggero, con un monitor nascosto a chi si trova fuori dal veicolo, il video di una camera frontale del veicolo stesso affinché costui possa disattivare in emergenza il sistema di guida automatica per frenarlo con i normali tasti di emergenza; in questa modalità il finto passeggero costituisce quindi un sistema di sicurezza in ridondanza rispetto ai sensori del veicolo; queste condizioni sperimentali prevedono, per favorire l'attraversamento da parte del pedone, che negli ultimi metri di avvicinamento all'attraversamento pedonale il veicolo sia fermo o proceda a velocità ridotta, pertanto si stima che il veicolo si fermi, dopo una eventuale disattivazione di emergenza del sistema di guida automatica, in pochi centimetri, anche senza agire sul pedale del freno.